L’analisi SWOT è uno strumento che ci permette di mappare con precisione: i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce di un progetto, una situazione, una decisione.
Come metodologia fu diffusa intorno agli anni ’70 e messa in pratica nei settori più disparati come strumento di base della pianificazione di strategie.
In questo articolo il nostro interesse è considerare l’utilizzo della matrice SWOT all’interno del web marketing e, in particolare, il suo impiego nelle analisi preliminari indispensabili all’impostazione della strategia di web marketing.
1. Matrice dell’analisi SWOT
Questo tipo di analisi si presenta come una matrice 2×2 in cui sono ordinatamente collocati: fattori positivi e fattori negativi. Questi vengono analizzati, seguendo lo schema, sia all’interno dell’ente, azienda, organizzazione, sia nel contesto esterno di riferimento.
2. Elementi dell’analisi SWOT
PUNTI DI FORZA INTERNI
Sono gli aspetti positivi sui quali puntare. Ogni azienda ha dei punti di forza unici che la rendono competitiva. Possono essere legati alla storia del brand, alle persone che lavorano all’interno dell’azienda, ad un particolare modus operandi.
Conoscere i propri punti di forza vuol dire sapere esattamente su cosa puntare per la crescita del business.
PUNTI DI DEBOLEZZA INTERNI
I punti di debolezza sono gli aspetti da correggere e migliorare. Anche questi in genere sono presenti in ogni attività.
Catalogare i punti di debolezza richiede un’analisi attenta e schietta da parte di tutto il team e l’impegno di ciascuno nell’adottare le giuste misure ed apportare le migliorie necessarie alla crescita del business.
OPPORTUNITA’ ESTERNE
Situazioni favorevoli che riguardano il contesto in cui abbiamo deciso di collocare il nostro business (il mercato, i competitor …).
Valuta le condizioni del contesto e identifica cosa chiede il mercato.
MINACCE ESTERNE
Eventi che possono influire negativamente sulla buona riuscita di un progetto di business.
Le minacce possono essere rappresentate sia da particolari momenti storici (un esempio dei nostri è il Coronavirus che ha colpito duramente alcuni settori industriali specifici come turismo, sport e ristorazione), sia dai competitor, sia dalle abitudini d’acquisto radicate nel cliente tipo.
Nota: quello che individuiamo ora come una minaccia non è detto che lo sia per l’intero arco di vita del nostro progetto. Così come non è scontato che un nostro punto di forza oggi, lo sia per sempre.
Gli aspetti analizzati nella SWOT vanno periodicamente monitorati, con lo sforzo di ridurre i punti di debolezza e potenziare gli aspetti positivi sui quali puntare.
Esempio pratico
Mi occupo di fitness e voglio vendere dei pacchetti di video lezioni in tema di fitness.
In cosa può essermi utile una SWOT?
Come consigliamo spesso nei nostri articoli, una delle più importanti attività da fare prima del lancio di un nuovo prodotto o servizio è l’analisi della nicchia di mercato in cui il mio business si colloca.
Applichiamola al caso specifico, riprendendo l’esempio pratico precedente, in cui, l’ipotesi di partenza è un’attività generica di fitness e il nuovo progetto da lanciare è la vendita online di pacchetti di video lezioni.
– Punti di forza (interno)
Ho già una platea di clienti consapevoli e fidelizzati.
– Punti di debolezza (interno)
Non ho mai creato delle video lezioni.
– Opportunità (esterno)
I contenuti video permettono alle persone di tenersi in forma anche quando gli impegni non permettono di seguire un programma di fitness in palestra con regolarità.
– Minacce (esterno)
Ci sono molti competitor e se non si sceglie una nicchia specifica da presidiare, l’attività può presentare dei rischi, inoltre non ci sono barriere all’ingresso ossia chiunque altro potrebbe iniziare a fare lo stesso business.
La SWOT è uno strumento di base, un documento schematico utile ad una pluralità di esigenze.
Proprio per questa caratteristica è probabilmente che personalizzerai la matrice inserendo nuovi indicatori di volta in volta.
La cosa fondamentale resterà il tuo approccio e quello del tuo team.
3. Tre consigli per gestire al meglio la tua analisi SWOT
1. Collaborazione
Richiedi la partecipazione attiva di tutto il tuo team, ognuno nel proprio ruolo. Raccogli anche esternamente e condividi analisi, report e statistiche di settore
2. Trasparenza
La SWOT rivela tutta la sua utilità strategica se viene messa un po’ a nudo l’azienda, soprattutto nella definizione critica e sincera degli aspetti deboli, sui quali intervenire. Se ciò non avviene la compilazione della matrice rimane un atto burocratico.
3. Monitoraggio
Si, anche questa attività necessita di monitoraggio. E’ alla base di una strategia da implementare, pertanto andrà verificato nel tempo se: gli aspetti individuati come punti di debolezza stanno diventando punti di forza; le minacce del mercato di riferimento rappresentano ancora un ostacolo alla crescita del business; il contesto presenta via via nuove opportunità; etc etc
4. Analisi SWOT: esempi raccolti dal web
Azienda produzione calzature
Azienda vendita online magliette su misura
Vendita online di accessori artigianali per la casa
E-commerce per la vendita di componenti elettromeccanici di nicchia di uno specifico brand nel mercato B2B
Hotel e strutture ricettive
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